22° giorno di guerra

Tutto il mondo chiede l’immediato cessate il fuoco ma lo scontro si fa sempre più aspro, e alla guerra vera, quella fatta di bombardamenti ad oltranza, quella con i morti e feriti, si aggiunge quella della comunicazione che fa ancor più paura.

Al 22° giorno di battaglia, i cronisti ci raccontano della devastazione e della miseria ma non è dato di sapere il vero conteggio dei morti e dei feriti, forse perché impossibile da fare, mentre alla frontiera con la Polonia sembrano esserci milioni di sfollati, prevalentemente vecchi, donne e bambini perché gli uomini sono a combattere. Per un paese che conta oltre 45 milioni di residenti, questo dato è di una drammaticità unica…

L’esercito russo assedia le città più importanti e bombarda…e la diplomazia internazionale che fa?

Formalmente condanna e promette aiuti umanitari e militari alla popolazione ucraina, incattivendo sempre più il conflitto. In Italia, la macchina umanitaria si è messa in moto e sta accatastando tutto quello che può per essere inviato sul teatro del conflitto, e come succede in Italia si può immaginare stia succedendo in tutto il mondo.

Le voci della diplomazia si rincorrono ma di fatto, niente è stato portato a casa né dall’una né dall’altra parte. Solo tanta ed esclusiva disperazione.

Mentre noi proviamo a fare una cronaca oggettiva, perché esasperare i toni è il peggior modo affinché tutto possa cessare, l’operazione militare speciale, così definita da Putin, si sta rivelando per quel che è, una guerra con la g maiuscola che può sfociare in una terza guerra mondiale con conseguenze immaginabili a tutti quanti.

E nella guerra vera ce n’è un’altra, quella della comunicazione. Ecco alcuni esempi che fanno veramente male ed accapponare la pelle, estratti dal Quotidiano Nazionale (online):

ZELENSKY: ALMENO 103 BAMBINI UCCISI
Almeno 103 bambini sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha detto in un messaggio su facebook Volodymyr Zelensky. “A partire da questa mattina, 103 bambini sono stati uccisi”, ha spiegato il presidente ucraino in un video. Le truppe russe, ha sostenuto, hanno causato “centinaia di volte più danni” in Ucraina che nel Donbass in otto anni di guerra.

IL REGISTA RUSSO MIKHALKOV SI SCHIERA CON PUTIN
Il regista e attore russo Nikita Mikhalkov interviene sulla guerra in Ucraina e si schiera in pieno con Vladimir Putin, accusando l’Occidente di essersi coalizzato per distruggere la civiltà russa e i suoi valori. Citato dalla Tanjug, Mikhalkov attacca anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky da lui accusato di esprimersi alla stregua dei nazisti. “Accusano la Russia di mettere in pericolo la sicurezza, mentre è la Nato ad avvicinarsi ai confini russi”», ha detto il noto regista russo

E con queste dichiarazioni possiamo solo pensare che la fine sia molto lontana, con la speranza di sbagliarci malamente perché più i tempi si allungheranno e più sarà facile l’avvicinarsi di un conflitto globale.

In tutto questo delirio, c’è una certezza: la popolazione mondiale è in mano ad un élite senza scrupoli che gioca a fare gli Dei, muovendo sulla scacchiera uomini e mezzi ma soprattutto notizie ed informazioni a loro piacimento e consumo, e finché l’umanità sarà terrorizzata, il rischio di una fine è sempre dietro ogni angolo.

Infine vogliamo riproporre uno dei nostri ultimi articoli perché la testimonianza vera di una nonna, che ha visto e sopravvissuto a due guerre mondiali, sia un monito e che la ragione sconfigga la pazzia. (clicca)

La Repubblica italiana

La Repubblica italiana cambierà solo quando chi ha l’età della pensione farà il pensionato. Tutto il resto è noia e incapacità. Buon anno

Pubblicato da marco monaco

Consulente aziendale per l'organizzazione ed il marketing, Medaglia d'oro Avis - donatore di sangue. Presidente di Promosferae Ass.ne Promozione Sociale, organizzazione no profit che si occupa di sociale, formazione, ambiente. Scrittore e fotografo per diletto

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