Prendiamo spunto da un articolo appena letto sul Sole 24 ore di sabato 12 marzo 2022 a firma di Jacopo Giliberto, giornalista che si occupa soprattutto di tematiche energetiche e ambientali.
Nel suo articolo, molto dettagliato che vi invitiamo a leggere, l’autore evidenzia che il 3,5-4% di tutto il gas metano che arriva nel nostro paese va disperso nell’ambiente.
L’Agenzia Internazionale dell’Energia stima la perdita totale in 180 miliardi di metri cubi e se si pensa che un paese come il nostro ne consuma oltre 76 miliardi è del tutto evidente il danno economico e soprattutto ambientale. Il metano, infatti, ha un effetto serra devastante, 28 volte più intenso dell’anidride carbonica.
Per quanto riguarda l’Italia, il paradosso sta nel fatto che la dispersione equivale all’estrazione dai nostri pozzi e sempre nell’articolo si legge che la perdita è da imputarsi ai gasdotti africani ormai vetusti ed oltremodo con una manutenzione ai minimi.
Steve Hamburg, scienziato statunitense e responsabile scientifico dell’organizzazione non governativa americana Environmental Defense Fund (in sigla EDF) afferma: «Il metano rappresenta più di un quarto del riscaldamento globale e la CO2 contribuisce per quasi gli altri tre quarti del fenomeno, ma questo non basta per capire dove intervenire. Una cosa è certa: il metano disperso in aria a crea il maggiore riscaldamento del clima e l’aumento delle emissioni fuggitive è la causa del riscaldamento globale degli ultimi anni».
Ringraziando ancora una volta il Sole24ore e Jacopo Giliberto per l’interessantissimo articolo proposto, a noi sorge spontanea la domanda: <<Invece di fare le guerre per accaparrarsi le risorse primarie quali petroli, gas, acqua ecc. ecc., si trovassero le falle e si investisse molto di più in nuovi impianti e nella loro manutenzione ordinaria non sarebbe tutto molto più semplice ed oltremodo saremmo tutti più ricchi e sani?>>
La Repubblica italiana
La Repubblica italiana cambierà solo quando chi ha l’età della pensione farà il pensionato. Tutto il resto è noia e incapacità. Buon anno