Continua la nostra battaglia contro il gioco d’azzardo elettronico, in fondo all’articolo vi faremo vedere la pubblicità ingannevole che circola sui maggiori siti online di scommesse e casinò con un’aggravante, basta la registrazione alle piattaforme, una carta di credito e si è pronti per essere carne da macello, con un sicuro ed unico finale: debiti e famiglia sfasciata.
Lo Stato ed i concessionari stanno massimizzando i profitti portando nelle case di tutti gli italiani il gioco d’azzardo non pagando nemmeno l’affitto dei locali.
Nel 1996 suggerimmo ad un autorevolissimo esponente del Parlamento, oggi segretario del primo partito della sinistra di regionalizzare i casinò. Mi guardò sbigottito, incredulo per quella proposta…Dopo 25 anni ecco dove siamo arrivati, a drenare oltre 20 miliardi di euro (40mila miliardi del vecchio conio, così è più chiaro) all’anno di cui oltre la metà finiscono nelle casse dello Stato, nel calderone generale poiché ad ENTRATA caratterizzata non c’è USCITA di pari rango a danno di tutti coloro che onestamente lavorano nel settore e l’altra parte finisce ai concessionari che producono utili da capogiro con immenso piacere degli azionisti che percepiscono dividendi da favola sulle spalle e salute della gente credulona ed annoiata.
Si perchè il primo anello che alimenta il gioco d’azzardo malsano è l’ignoranza ed il secondo la noia.
Noi suggeriamo di leggere o rileggere i nostri precedenti articoli per comprendere a pieno a che cosa l’italiano medio sta andando incontro, perché entrare nel vortice del gioco d’azzardo produce costi economici e sociali incalcolabili.
Ormai l’Italia è nelle mani di persone specializzate nel distruggere ciò che funziona per arricchirsi con le macerie.
Giocare è un diritto, organizzare il gioco è un dovere dello Stato di Diritto, organizzarlo così è un reato ma lo sappiamo bene, l’Art. 104 della Nostra Costituzione che recita “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere…” è vero e valido solo nei discorsi solenni del Presidente della Repubblica!


Gli italiani versano nelle Casse dell’Erario e dei concessionari la bellezza di oltre 20 miliardi di euro, trend in discesa solo nel 2020 per responsabilità della pandemia. Ma se hanno intascato meno, hanno fatto ugualmente “tombola” poichè il gioco online ha sorpassato di gran lunga il gioco reale ovvero nei luoghi adibiti e questo porta ad un’unica soluzione: “Il giocatore è sempre più solo e questo non può che arricchire l’esercito dei Ludopatici a cui non potrà neanche essere diagnosticata la sindrome con la certezza dell’arrivo della malattia incurabile!”

In Italia, sono oltre 413.000 le slot, vlt e apparecchi ex comma 7 che stanziano in 59.000 esercizi pubblici, ormai i tabacchi ed i bar dispensano solo gioco e non più sigarette e caffè….ed in tutta questa babele esiste un paradosso “il Poker all’italiana ovvero quello con le 5 carte in mano, 4 o 5 giocatori seduti al tavolo che rispettano le regole e conoscono perfettamente il gioco a cui si dedicano è bandito e demonizzato”.
Caro Stato, cari politici che avete permesso tutto questo…VERGOGNATEVI!
Chiudiamo con una domanda lecita e legittima: “Possiamo conoscere le generalità degli azionisti, le persone fisiche ed il loro CV, che hanno costituito le società che gestiscono la rete del gioco d’azzardo digitale promosso in tutte le salse ed appoggiato dallo Stato?”
“A pensar male si fà peccato ma spesso ci si indovina!”, sussurrava uno degli uomini politici più potenti del dopo guerra, anch’esso amante del gioco ma con principi un po’ più sani rispetto a coloro che ne hanno preso il posto!




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