Al di là dei talenti individuali, esistono abilità che tutti dovrebbero apprendere per vivere più serenamente. Sono le “Life skills”. Cosa sono e come svilupparle secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le 10 “Life skills” sono abilità che si imparano e nulla hanno a che vedere con il “Talento naturale” che un individuo esprime in una specifica disciplina. Esse possono essere definite come abilità “trasversali” che coltivate, portano benessere personale e permettono di superare le difficoltà della vita. Si possono imparare a tutte le età attraverso specifici programmi e dovrebbero essere parte integrante dell’educazione scolastica. Tali competenze tornano utili per muoversi e orientarsi in qualunque contesto a prescindere da quelle che sono le abilità artistiche, sportive, intellettuali o pratiche che caratterizzano l’individuo.
Esiste un elenco specifico delle “Life skills” che è quello redatto dall’OMS nel Glossario di Promozione della Salute pubblicato nel 1988. Questo documento definisce le 10 abilità emotive, relazionali e cognitive utili per affrontare la vita. Sono abilità che consentono alla persona di adottare strategie positive di adattamento di fronte ai cambiamenti e alle difficoltà.
Le 10 “Life skills” possono essere raggruppate in 3 aree: quelle emotive, quelle relazionali e quelle cognitive.
“Life skills” emotive:
- 1. Consapevolezza di sé. Ma che significa veramente? Non staremo a fare tanti giri di parole, la consapevolezza di sé è semplicemente aver il coraggio di cambiare punto di vista ed accettare il consiglio che molto spesso viene richiesto ma poi non messo in pratica, consapevolezza di sé significa che è la Terra che gira intorno al Sole e non viceversa.
- 2. Gestione delle emozioni. Con questa facoltà si intende la capacità non solo di riconoscere e denominare le emozioni, ma anche di saperle utilizzare non per reagire d’impulso, ma per pensare e orientarsi nelle relazioni e nei comportamenti.
- 3. Gestione dello stress. L’individuo è progettato per mettere in atto, sincronicamente, tutto un insieme di reazioni di allarme non appena percepisca una minaccia. Essere in grado di non prolungare o cronicizzare la propria risposta di stress, ma poter ritornare al proprio stato di equilibrio psico-fisico di “riposo” è fondamentale per la salute. Alcuni imparano un metodo di rilassamento come il Training Autogeno, altri imparano che andare a camminare o dedicarsi al proprio hobby preferito li aiuta a ritrovare la tranquillità. È bene che ogni persona sappia riconoscere i propri stati di stress e abbia a disposizione più alternative da adottare ritrovare l’equilibrio psico-fisico.
“Life skills” relazionali
- 4. Empatia. Saper vivere bene significa anche sapersi mettere nei panni degli altri, non solo dal punto di vista cognitivo, ma anche emotivo. Tutti noi abbiamo emozioni che riempiono le nostre esperienze e dunque qualunque nostro stato d’animo. Ed è da queste esperienze condivise che possiamo attingere per sviluppare le nostre capacità empatiche, per immedesimarci, quanto basta, nell’esperienza dell’altro per riuscire a comprenderla dal suo punto di vista.
- 5. Comunicazione efficace. Saper comunicare è molto di più che saper pronunciare parole o frasi per esprimere concetti e inviare messaggi, ma rappresenta un’importante capacità sociale. Significa saper adattare la comunicazione al contesto e agli interlocutori che abbiamo davanti mantenendo una sufficiente coerenza tra ciò che diciamo a parole e ciò che diciamo con la postura e le espressioni facciali.
- 6. Sviluppare e mantenere relazioni efficaci. Significa trasmettere le proprie opinioni e necessità con assertività, imparando a farsi ascoltare senza dover prevaricare l’altro né sminuire sé stessi. Significa anche essere in grado di stabilire e mantenere durevolmente relazioni soddisfacenti e, al contempo, essere in grado si interrompere quelle che si rivelino dannose.
“Life skills” cognitive
- 7. Pensiero critico. Questo aspetto è molto importante, sia per l’educazione dei ragazzi ma anche degli adulti, per la prevenzione dei comportamenti a rischio. Saper utilizzare il pensiero critico è importante infatti per fare un uso intelligente di ogni media, sia esso tradizionale che social. Imparare a verificare le fonti, approfondendo le notizie, cercando informazioni alternative e tutelando la propria privacy è fondamentale per non diventare vittime della falsa notizia.
- 8. Pensiero creativo. Saper utilizzare il pensiero divergente, in armonia col pensiero logico-razionale, consente di trovare nuove strade, esprimere sé stessi in modi personali e non convenzionali, sviluppare talenti artistici o nuove idee che solo dopo potranno essere sottoposte al vaglio della razionalità.
- 9. Risolvere i problemi. Il “problem solving” si distribuisce sulla bilancia del “pro e contro”. La risoluzione dei problemi è un processo “passo dopo passo” e la fatidica illuminazione è sempre preceduta da un periodo di gestazione mentale, spesso da una notte di buon sonno o da un’attività rilassante… Primo passo allora: rilassare la mente…
- 10. Prendere decisioni. Ultimo ma non per importanza. Prendere decisioni è un’abilità anch’essa a metà fra il razionale e il cognitivo. Richiede riconoscimento e ascolto delle proprie emozioni e motivazioni, ma anche razionalità per poter individuare la strategia che, fra quelle disponibili, meglio consente di raggiungere i propri obiettivi massimizzando i benefici e minimizzando i costi. Senza procrastinare all’infinito, né agire d’impulso.